In città manifesti del PD contro la soppressione dell’azienda sanitaria

In città manifesti del PD contro la soppressione dell’azienda sanitaria

È la prima vittima della sottoposizione all’area triestina, denuncia il PD

«La sanità goriziana svenduta per un gioco di potere», è la forte denuncia che il Partito Democratico di Gorizia ha affidato ad una serie di manifesti affissi in questi giorni, e ben visibili negli appositi spazi destinati alle affissioni dei gruppi consiliari. I manifesti fanno seguito ai numerosi allarmi lanciati dai consiglieri comunali PD contro l’incorporamento dell’azienda sanitaria goriziana in quella di Trieste, che i consiglieri del Partito Democratico avevano denunciato da subito, sino al punto di presentare una mozione già a settembre invitando il Consiglio comunale a prendere posizione contro la decisione – poi trasformata in legge a dicembre su iniziativa della Giunta Fedriga – di sopprimere l’autonomia dell’azienda isontina e incorporarla a quella triestina. Per il Partito democratico l’Azienda sanitaria è stata solo la “prima vittima” dell’intendimento di soppressione dell’autonomia dell’Isontino e per questo motivo i democratici non intendono abbassare l’attenzione su questo tema considerato fondamentale. La sottomissione dell’azienda sanitaria a Trieste rischia, già dalle prossime settimane, di determinare il trasferimento di importanti figure professionali e specialità a Trieste e la mancata copertura dei posti vacanti, visto anche l’abnorme scelta di un commissariamento di così lunga durata da gettare nell’indeterminatezza operatori e cittadini. Dopo che in questi anni si era faticosamente riusciti a garantire risorse finanziarie adeguate al mantenimento di un’offerta sanitaria a forte prevalenza pubblica, vediamo con preoccupazione il rischio che ci sia uno scadimento dell’offerta e un’apertura al privato. E questo in uno scenario di impoverimento del territorio isontino e di Gorizia, di cui la soppressione dell’azienda sanitaria è il primo preoccupante segnale: davanti a questo scenario tutta la città dovrebbe levare gli scudi, il Partito democratico lo farà senz’altro.

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