Servizi sanitari territoriali: evitare sprechi e valorizzare il Consultorio

Data la crisi che in tutti i campi restringe le risorse e il momento di transizione per il cambio ai vertici della Regione, pare del tutto inopportuno che l’Azienda sanitaria isontina crei ora nuove figure dirigenziali di 2° livello, economicamente onerose e con incerti risultati sulla qualità dei servizi. Eppure recentemente il Direttore Generale Bertoli ha annunciato a tutti i responsabili dei servizi territoriali del Distretto, nell’Assemblea del Territorio, che questo è il progetto della nostra Azienda sanitaria. Si intende creare una nuova Unità Operativa Complessa, con una nuova figura di Primario (dirigente di 2° livello), che coordini quattro Unità Operative Semplici: quelle dell’Età Evolutiva e Prevenzione Handicap dell’Alto e Basso isontino, la Neuropsichiatria Infantile, il Consultorio Familiare con le sue due sedi di Gorizia e Monfalcone.

La nuova organizzazione comporterebbe tra l’altro una perdita d’identità dei servizi, in particolare del Consultorio, che ha una sua specificità sancita da precise leggi costitutive e di indirizzo. Nel momento in cui a livello nazionale si insiste molto sul ruolo dei Consultori e sulla loro valorizzazione, non si comprende perché l’Azienda isontina voglia andare in direzione opposta.

Le risorse economiche che servirebbero per un nuovo dirigente di 2° livello potrebbero essere meglio utilizzate per incrementare il personale, ad esempio quello degli psicologi nel Consultorio, che con difficoltà risponde alle crescenti richieste. Lo stipendio di un Primario corrisponde come minimo a quello di quattro infermieri o di due psicologi.

Inoltre la nuova Unità Operativa Complessa farebbe capo a due Distretti diversi, che secondo Tondo avrebbero dovuto essere unificati, ma non per il nuovo Presidente della Regione.

Nella stessa Assemblea del Territorio, il Direttore Bertoli ha comunicato di aver nominato la dottoressa Francioso responsabile pro-tempore del Consultorio, ma non risulta esservi una delibera ufficiale in tal senso, come ci si dovrebbe aspettare in un’Azienda pubblica.

La dottoressa Francioso è già responsabile dell’Età Evolutiva e Prevenzione handicap, e non essendo dirigente di secondo livello è dubbio che possa gestire contemporaneamente due Unità Operative Semplici. Data la presenza, sia a Gorizia sia a Monfalcone, di personale con una lunga e qualificata esperienza di lavoro nel Consultorio, che alla dottoressa Francioso manca, ci chiediamo quali criteri siano stati seguiti nella nomina effettuata.

Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia

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