Chi è davvero Turin Aviation?

Chi è davvero Turin Aviation?

Nei mesi scorsi, una società che si è presentata sulla stampa come TURIN AVIATION ha affermato di essere pronta a investire qualcosa come 200 milioni di euro chiedendo di “acquistare” l’Aeroporto di Gorizia, che oggi è al 100 % di proprietà del Comune di Gorizia. Il Partito Democratico, davanti ad affermazioni di questo genere – mentre la Giunta Ziberna ha sembrato dare “credito” a tale investitore – ha voluto vederci chiaro e raccogliere informazioni su questo “investitore”. Qui potete scaricare il dossier che abbiamo raccolto:

Molte le domande per le quali esigiamo risposta: Chi c’è dietro Turin Aviation? Quali sono le effettivi disponibilità economiche degli investitori? Quali esperienza e credenziali dell’azienda?

  1. Quali garanzie è in grado di offrire il gruppo che si presenta pubblicamente come investitore in grado di muovere importi fino a 200 milioni di dollari? È stato presentata documentazione contabile che attesti l’effettiva presenza di disponibilità economiche tali da sostenere gli investimenti annunciati?
  2. Chi sono gli effettivi proprietari dell’azienda?
  3. Qual è l’esperienza di Turin Aviation nell’ambito aeronautico e, in particolare, nella gestione di operazioni aree complesse quali quelle rappresentate dalla gestione di un aeroporto con pista adatta a far operare aerei commerciali come il Boeing 737, evocato dagli annunci sulla stampa?
  4. E ancora: la società o i suoi amministratori hanno in essere procedure fallimentari o procedimenti legali di qualche tipo a loro carico per fatti rilevanti e connessi allo svolgimento di attività di volo e aeroportuali quali si desumono dalle notizie di stampa proveniente dagli Stati Uniti?

Il Partito Democratico non lascerà che l’Aeroporto venga eventualmente svenduto a condizioni poco chiare o operatori non affidabili. Esigiamo per il bene della città chiare garanzie e trasparenza dopo che, purtroppo, la società pubblica di gestione è stata portata sull’orlo del fallimento bruciando letteralmente centinaia di migliaia di euro di fondi pubblici.

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