Il Comune di Gorizia istituisca la figura del Garante delle persone private di libertà personale: lo chiede il Partito Democratico che ha presentato attraverso il proprio capogruppo in Consiglio comunale, Marco Rossi, un’interrogazione in merito. La carica, ha osservato Rossi in occasione dell’interpellanza al Sindaco, è vacante dal 2017, cioè da quando è venuta meno la Provincia che, a suo tempo, con un bando pubblico aveva individuato un Garante provinciale. «E’ importante istituire la figura al più presto, dopo oltre quattro anni di assenza di una figura istituzionalizzata, che ha precise competenze previste per legge. Crediamo possa essere una esigenza sentita dall’intera comunità politica cittadina senza distinzioni e dunque che si possa fare presto». Quella dei Garanti delle persone private di libertà personale è una rete, che vede Garanti territoriali oltre ad un Garante nazionale: figure che, in base alla normativa del 2013, vigilano affinché la custodia dei detenuti sia attuata in conformità alle norme e ai principi stabiliti dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali, e visitano istituti penitenziari, comunità di accoglienza per minori sottoposti a provvedimenti giudiziari e altre strutture dove si trovano persone sottoposte a misure alternative. Il Garante comunale è dunque l’anello di congiunzione tra le realtà di privazione della libertà, in particolare il carcere, e la città. Il suo ruolo è di garanzia, osservazione e dialogo rispetto alla salvaguardia di diritti e comportamenti conformi alla legge. Il ruolo di garanzia funge da ponte di dialogo e collaborazione anche con l’amministrazione penitenziaria, il Tribunale di Sorveglianza, le autorità regionali della salute e altre autorità territoriali.Ora il Comune dovrebbe quindi pubblicare un bando per istituire la figura. «Abbiamo chiesto se la Giunta intende istituire la figura entro la fine dell’attuale consiliatura e con che tempi si intende aprire il bando pubblico per l’individuazione della figura idonea. Per sapere come fare basta guardare agli enti locali che hanno già istituito questa figura, le altre città capoluogo o il vicino Comune di Gradisca», ha detto Rossi in Consiglio comunale. Spiragli? Rossi spera ancora di sì: «Abbiamo ricevuto rassicurazioni che c’è un’intenzione dell’amministrazione comunale di procedere nella direzione che abbiamo auspicato: mi auguro non rimanga lettera morta ma si dia seguito a questo impegno assunto in Consiglio comunale. Abbiamo inoltre sollecitato la Giunta affinché solleciti l’amministrazione penitenziaria a dare soluzione alla carenza di organico del carcere goriziano, dove il personale è costretto a turni di 8 ore a fronte delle sei ore previste».
Situazione del carcere di Gorizia
(da GoriziaEuropa n.1/2022)
Stato civile | Lavoro | Istruzione | Religione | Nazionalità | Detenuti lavoranti | Posizione giuridica |
Celibi 21 | Con lavoro 38 | Analfabeti 2 | Cattolici 32 | Italiani 33 | Cucina 3 | Att. giudizio 8 |
Sposati 19 | Senza lavoro 16 | Elementari 9 | Ortodossi 10 | Sloveni 4 | Lavanderia 1 | Appellanti 9 |
divorziati 10 | Pensionati 2 | Medie 22 | Musulmani 8 | Rumeni 8 | Sanificazione 5 | Ricorrenti 2 |
conviventi 6 | Superiori 19 | Buddisti 2 | Tunisini 2 | Casermiere 1 | Definitivi 40 | |
Laureati 4 | agnostici 4 | altri 12 | Barbiere 1 Altri 3 | Semiliberi 3 |