Abbiamo provato ha conteggiato i diversi contributi straordinari per l’emergenza Covid-19 stanziati a favore del Comune di Gorizia: quello che ne emerge è quanto poco sia stato stanziato dalla Regione.
di Marco Rossi, capogruppo PD in Consiglio comunale
Stato e Regione hanno promesso risorse ai Comuni per affrontare l’emergenza Covid-19. Ma, al di là dei proclami, quanto effettivamente hanno stanziato per gli enti locali? Abbiamo provato fare i conti, almeno per Gorizia, sulla base dei dati che si desumono direttamente dal bilancio del Comune, ultime variazioni di bilancio incluse.
Dallo Stato sono arrivati 1,2 milioni di euro; dalla Regione appena 72 mila euro, meno di un quindicesimo di quanto stanziato dal Governo centrale. Nel dettaglio dallo Stato sono arrivati 182 mila euro per i buoni spesa (per il tramite della Regione, che però ha semplicemente provveduto a ripartire tra gli enti locali della Regione risorse dello Stato), con il decreto legge 18/2020 di fine marzo sono stati erogati 24 mila euro a copertura dei maggiori costi di sanificazione degli uffici pubblici, e altri 4.500 euro per coprire i costi per straordinari del personale della Polizia locale e acquisto di dispositivi di protezione individuale. Il decreto legge 34/2020 di metà maggio ha poi permesso di far arrivare a Gorizia risorse per i centri estivi (78 mila euro), e soprattutto quasi 1 milione di euro (917.611,75 euro) per le cosiddette “funzioni fondamentali”, in sostanza per compensare i minori introiti della fiscalità locale a causa dell’emergenza Covid-19. Altri 56 mila euro sono stati stanziati per coprire le mancate entrate per la perdita della Tosap, esentata in base al Decreto legge di maggio alle imprese di pubblico esercizio dal 1 marzo al 31 ottobre 2020 e ai mercati per i mesi di marzo e aprile. Proprio per la Tosap sono arrivati, infine, i 72 mila euro della Regione.
Infine, dallo Stato sono recentemente stati stanziati anche ulteriori 130.000 euro in conto capitale – attraverso il Ministero dell’Istruzione – per l’adeguamento degli spazi e delle aule delle scuole. Pochi o tanti? Da un lato è chiaro che la capacità di spesa dello Stato è tendenzialmente maggiore, ma teniamo presente che siamo in una Regione a statuto speciale e anche la nostra Regione ha un bilancio di tutto rispetto. Fatti i debiti conteggi le risorse giunte dalla Regione al nostro comune sono irrisorie rispetto a quanto stanziato dallo Stato. Nella maggior parte dei casi la Regione ha semplicemente “girato” risorse nazionali. Dallo Stato sono arrivati al Comune 1,2 milioni di euro, pari a circa 35 euro per abitante. Se fosse arrivato altrettanto dalla Regione ci sarebbero stati un altro milione di euro disponibile per interventi a favore di chi è stato (o è ancora) a lungo in cassa integrazione o ha perso il lavoro.