Rossi: centrodestra in preda a divisioni e tensioni interne»

Rossi: centrodestra in preda a divisioni e tensioni interne»

«Divisioni e tensioni interne alla maggioranza neoeletta del Centrodestra a Gorizia, sono emerse sin dai primi minuti della prima seduta consiliare, testimoniando quindi una mancanza di coesione interna ed una oggettiva debolezza della maggioranza che, c’è da augurarsi, non si ripercuota sulla città». L’irrituale intervento iniziale di Rinaldo Roldo, presidente uscente del Consiglio comunale e chiamato a presiedere la prima seduta del nuovo Consiglio in quanto consigliere “anziano”, ha messo in evidenza la spaccatura in seno al centrodestra che, nonostante l’allargamento della giunta a 10 componenti, non riesce evidentemente a far quadrato.

«Il centrodestra non ha ancora risolto nodi e divisioni interne alla propria compagine, nonostante l’abnorme incremento della composizione della Giunta che avrebbe dovuto sanare gli “appetiti” – invero alquanto voraci – delle otto liste del centrodestra. Al contrario, è stato palpabile il serio imbarazzo interno alla maggioranza e l’incapacità di dare una risposta credibile ai rilievi mossi circa gli aumentati costi della Giunta. Basti pensare che è stato annunciato come un risultato positivo il fatto che degli assessori part-time costeranno oltre 2000 euro a testa al mese, quando ci sono goriziani che non arrivano a quel salario lordo nemmeno lavorando 40 ore a settimana».

«A questo punto è prevedibile un percorso accidentato della maggioranza nei prossimi cinque anni; da parte nostra saremo puntuali nel rilevare le criticità ma anche propositivi per il bene della comunità. Ci auguriamo che gli appelli alla condivisione di alcuni punti caratterizzanti e utili al rilancio di Gorizia, appelli condivisi dall’intero Consiglio, non si traducano in operazioni di mera facciata o, peggio, in iniziative propagandistiche finalizzate al traguardo delle elezioni regionali. Di certo però non ci si aspetti il salvataggio da parte della minoranza che ha il dovere, invece, di lavorare per il bene della città».

Nel corso della prima seduta del Consiglio comunale, dai banchi del consiglieri PD è arrivata la proposta di allargare il GECT, il gruppo di cooperazione transfrontaliera tra Gorizia e Nova Gorica e Sempeter, ad altri comuni, e la richiesta di riaprire un dialogo positivo con gli altri comuni isontini affinché la città non risulti politicamente isolata e asservita all’attivismo della sindaca leghista di Monfalcone, Cisint.

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