Cingolani: «Così aiuteremo concretamente le famiglie con figli»

Il candidato sindaco incontra l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose

«Gorizia deve cambiare il suo approccio verso le famiglie con figli a carico, soprattutto se piccoli». Le parole del candidato sindaco, Giuseppe Cingolani, sono chiare. «La crisi fa pesare i suoi effetti soprattutto sulle giovani coppie con bambini, che troppo spesso sono costrette a scegliere tra lavoro e cura dei figli. Il Comune non si è ancora posto il problema di come loro venire incontro, contribuendo ad accentuare ancor di più il problema drammatico di Gorizia: il crollo del numero dei suoi abitanti».

Il candidato sindaco è preoccupato. «Prendiamo una cosa semplice, come l’orario degli asili nido. Ho parlato con diverse mamme – racconta – che si lamentano di dover lasciare prima il posto di lavoro per andare a ritirare i propri piccoli al nido. Ma è mai possibile – si chiede Cingolani – che non si possa scaglionare gli orari di chiusura per rispondere a queste esigenze così serie? Basterebbe un minimo di programmazione e so che anche il personale ci darebbe una mano».

Per Cingolani, si tratta di «aiutare le famiglie nelle loro esigenze concrete, senza falsi proclami o pavoneggiamenti. Romoli e la sua giunta hanno scelto di emarginare le associazioni e i volontari, cercando la visibilità solo per la “politica”, mentre invece il volontariato andrebbe coinvolto per sostenere una rete di servizi diversificati ed integrativi delle capacità di cura delle famiglie. Penso ai nidi gestiti direttamente da associazioni, nidi famiglia, per non parlare delle “tagesmutter”, le “mamme di giorno” con funzioni di assistente domiciliare all’infanzia».

Questi ed altri spunti Giuseppe Cingolani li ha condivisi con il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, Alessandro Famos. «Si è trattato di un incontro molto positivo, dal quale sono emersi diversi spunti operativi su cui continueremo a lavorare. A Gorizia si può cambiare, e noi lo faremo – ha concluso – a partire dalle famiglie, il vero “incubatore di futuro” della città».

Altri articoli che ti potrebbero interessare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime novità! x