Il Circolo del Partito Democratico di Gorizia e la pandemia
di A. Restaino, Presidente dell’Assemblea PD Gorizia
Nessuno di noi comuni mortali si aspettava di finire in una pandemia mondiale, neanche noi che facciamo politica e che siamo tenuti a avere la mente volta agli scenari futuri. Le nostre vite sono state travolte, le consuetudini cambiate, le stesse ritualità di riunione, discussione e confronto, impedite dalle norme e dalla prudenza, hanno subito un totale mutamento. La tecnologia è venuta in nostro soccorso, sia nella vita privata e nei rapporti personali che nelle professioni e nel lavoro. Senza il supporto di internet, whatsapp, zoom, la pandemia avrebbe avuto conseguenze peggiori sugli equilibri emotivi e sulla socialità.
Impossibilitati ad uscire di casa durante li periodo di blocco, impossibilitati a raggiungere la sede, sconcertati e preoccupati per il rischio a cui siamo stati esposti, non ci siamo arresi, non ci siamo mai fermati, lo scambio è stato tenuto vivo tramite le chat e le riunioni si sono svolte da remoto, il giornale Gorizia Europa è uscito regolarmente e forse non ci aspettavamo di essere capaci di imparare così rapidamente l’uso di tecniche finora ancora sconosciute alla maggior parte di noi.
Anche il tesseramento, quell’importante occasione di rinnovo annuale dell’iscrizione al partito e la ricerca di nuove adesioni, ha subito ritardi e difficoltà maggiori che in passato. La chiusura della sede, le maggiori complicazioni del vivere , aggiunte ad una certa qual pigrizia e mancanza di entusiasmo hanno reso necessarie modalità alternative a quel puntuale recarsi presso la sede all’inizio del nuovo anno che soprattutto i militanti vecchio stampo sentivano come dovere e affermazione orgogliosa di un’appartenenza e di una identità. Il Circolo ha bisogno di sostenitori anche per ragioni economiche. L’attività politica, pur se basata sul volontariato, ha dei costi.
Noi , a Gorizia, abbiamo un obiettivo importantissimo ed impegnativo, vincere le elezioni amministrative del 2022. Un obiettivo da far tremare le vene e i polsi. Occorre tutta la nostra determinazione e passione. Occorre mettere in campo le forze migliori, saperle organizzare, dobbiamo essere in grado di presentarci alla città con idee chiare e prospettive concrete. Possiamo farcela, ce la faremo.