Lavori sociali, Romoli si vanta di favori ad amici e parenti

“Parentopoli” nervo scoperto della giunta uscente

«Il sindaco uscente si vanta di favori ad amici e parenti: e così offende in primo luogo quanti sono stati colpiti dalla crisi e non hanno ottenuto nessun aiuto dal Comune, intento a distribuire gettoni ed incarichi a congiunti ed amici di chi “conta”». In una nota, il Partito democratico di Gorizia trova «incredibile che in questi giorni la giunta uscente si vanti, sulle pagine Facebook e sui manifesti, della “parentopoli” goriziana, la scandalosa vicenda dei voucher per lavori sociali che è scoppiata poco più di un anno».
Ma ritorniamo ai fatti. Poco più di un anno fa il Comune ha ricevuto dei finanziamenti dalla Regione per costruire progetti in grado di offrire occupazione a breve termine in opere di piccola manutenzione: «il bando del Comune – sottolinea il Pd – prevedeva l’assegnazione ai richiedenti non seguendo dei criteri di qualificazione professionale o di bisogno famigliare, bensì in base al semplice ordine di arrivo. In pratica, i primi a saperlo e a presentare domanda si sono aggiudicati il beneficio».
«I nostri consiglieri comunali – continua il Pd – hanno i documenti ufficiali che attestano che gli estensori materiali degli atti erano genitori e amici dei beneficiari. Il punto è questo: per coprire i favoritismi la delibera è stata approvata con la formula della “immediata eseguibilità”. In questo caso, l’atto è valido da subito, senza dover essere affisso per alcuni giorni alle bacheche comunali, come avviene abitualmente. I cittadini comuni, quelli cioé senza agganci con chi “conta”, non hanno potuto rendersi conto di nulla, e così i voucher, e le relative somme in denaro, sono stati assegnati direttamente ai “famigli” dell’amministrazione. Da notare – prosegue la nota – che i figli di “papà o mammà” che hanno ottenuto gli incarichi hanno per la maggior parte specificato sulla scheda d’ammissione di essere disponibili a lavorare in occasione di “Manifestazioni” ed “Emergenze” (due delle quattro categorie offerte), ma non a prestare servizio in opere ben più gravose come “Giardinaggio” e “Pulizia”».
Incalza il Partito democratico: «La giunta uscente si vanta ancora una volta di una misura che non dipende dal Comune ma da un altro ente, la Regione. Ma il sindaco, nell’approvare la delibera, si è assunto una pesante responsabilità: non doveva concedere che fosse immediatamente eseguibile, aggirando tutti i controlli. Delle due l’una: o Romoli era cosciente di andare oltre le regole, e quindi responsabile di favoritismi nell’assegnare favori ad amici e parenti, oppure è un amministratore incapace, che non si rendeva conto neppure di quello che aveva firmato».

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