Il centrodestra si rifiuta di discutere le petizioni firmate da 1600 cittadini ciascuna, e fa cadere il numero legale. Questo grave e inaccettabile comportamento da parte dei gruppi di maggioranza è accaduto ieri notte. I molti cittadini presenti in aula – e peraltro nient’affatto rumorosi – hanno atteso 3 ore che si arrivasse alla discussione sulle petizioni che riguardavano due importanti questioni di salute pubblica, l’adozione del Piano di Zonizzazione acustica comunale (la cui mancanza lascia maggiore libertà alle imprese rumorose) e una modifica del Piano regolatore che inibisca l’insediamento di industrie “insalubri”.
In tutti i modi la maggioranza ha tentato di tirare per le lunghe la discussione sui punti precedenti, con un atteggiamento chiaramente dilatorio. Il consigliere Roberto Collini a nome dell’opposizione ha proposto l’inversione dell’ordine del giorno, per rispetto dei cittadini presenti, subito dopo la conclusione della mozione del consigliere Tomasella della Lega sull’artigianato locale. Da quel momento in poi erano in discussione solo mozioni dell’opposizione. La proposta – che voleva venire incontro ai cittadini in attesa ma soprattutto consentire di discutere un tema così sentito da migliaia di cittadini firmatari delle petizioni popolari – è stata votata compattamente da tutta l’opposizione ma è stata bocciata dalla maggioranza (con 2 defezioni: astenuti il presidente Cagliari e la consigliera Ferrari).